Lazio, bella scoperta!
È incredibile quanta bellezza c’è nel Lazio, al di là di Roma che catalizza l’interesse dei turisti di tutto il mondo. E ora non è più possibile ignorarla: l’occasione ci è offerta dalla guida 111 luoghi del Lazio che devi proprio scoprire scritta da Giulia Castelli Gattinara con le foto di Mario Verin. La coppia mette in luce un mondo carico di meraviglie, di storie schiette ben narrate con aneddoti incredibili, piacevolissime da leggere. E le immagini ne sottolineano l’unicità. Ma non nascondono lo stato di fatto dei luoghi scelti accuratamente: in alcuni casi sono denunciati elementi di criticità, e speriamo che vengano risolti positivamente dai responsabili, per il bene di tutti.
Come nel caso del Pozzo di Antullo, una voragine presso Collepardo di 140 metri di diametro per 60 metri di profondità, dal cui bordo si potrebbero anche ammirare le stalattiti, se la rigogliosa e selvaggia vegetazione fosse ben mantenuta. O la Culla dell’Orlando Furioso, il quale, seconda la leggenda, nacque a Sutri lungo la Cassia in una grotta piccola e ora abbandonata, nonostante la targa che riporta “Qui nacque Orlando paladino”: un peccato per il quale si deve trovare rimedio.
Ma ci sono anche luoghi patrimonio UNESCO, come la Faggeta di dei Monti Cimini, e se guardate la foto in apertura capirete perché bisogna andarci: un bosco perfetto che dona gioia pura. O il Ponte del Diavolo nei pressi di Vulci, uno dei tanti in Italia, come scrive l’autrice, particolare per il fatto che non solo la sua sagoma a forma della schiena d’asino restituisce un’immagine d’effetto, ma che permette di osservare il torrente Fiora che scorre fino ad arrivare al lago del Pellicone, invisibile dalla strada, una perla di natura selvaggia nella campagna lavorata dall’uomo. Il lago è stato teatro di film come Non ci resta che piangere (lo si vede nella scena in cui Troisi e Benigni incontrano Leonardo) e Tre uomini e una gamba quando Aldo, Giovanni e Giacomo si fermano durante il viaggio per fare un bagno.
E quali emozioni suscita il galeotto Vicolo Baciadonne nell’antica e abbarbicata Fiuggi, difficile da trovare ma proprio per questo apprezzato per scoccare un bacio romantico alla propria amata. Il viaggio dell’esplorazione prosegue in tutte le direzioni, da nord a sud e da est a ovest del Lazio: si va dalle Arcatelle di Tarquinia al santuario di San Michele a Poggio Catino, ricavato in una minuscola grotta con tanto di affreschi, a fianco di una falesia dove i climbers fanno le loro acrobazie; dalla piramide etrusca nella foresta di Bomarzo all’eremo di Poggio Conte, su una ripida rupe protetto da un bosco fitto e quasi impossibile da trovare, se non si seguono le indicazioni di Giulia Castelli Gattinara.
A lei e a Mario Verin dobbiamo dire “Grazie” per aver illuminato la strada della bellezza nel Lazio. Tra natura, arte e archeologia ci viene voglia solo di correre là, a conoscere i 111 luoghi che dobbiamo (e vogliamo) scoprire.
111 luoghi del Lazio che devi proprio scoprire
Giulia Castelli Gattinara
Fotografie di Mario Verin
Emons Edizioni 2022
EAN 9783740814816
€ 14,95
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