Salento

 

Alla scoperta del Salento – Il turismo sostenibile nella terra tra Jonio e Adriatico è una guida con indirizzi di parchi, ospitalità, enogastronomia e artigianato in linea con i valori di un turismo di lunga durata.

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Argentario, non solo mare

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Panorama dal Convento dei Padri Passionisti, in località monte Telegrafo, nel comune di Monte Argentario.

“Non te ne andare, rimani con me!” Sembra dire il “continente” all’Argentario. Già, perché questa piccola penisola è trattenuta da tre lembi di terra, i così detti Tomboli, cordoni di sabbia che ancorano questo gioiello d’Italia alla costa della Maremma.

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Spiaggia della Feniglia

Difficile fare una classifica per la bellezza della spiaggia dei tomboli. Ma se proprio dobbiamo farlo, il primo posto lo assegniamo al Tombolo della Feniglia. Una spiaggia raggiungibile da Orbetello o da Ansedonia percorrendo la strada statale Aurelia. Sono sette i chilometri di sabbia fine che è raggiungibile solo a piedi o in bicicletta, percorrendo una strada sterrata costruita tra il 1928 e il 1940 lungo la quale sono presenti, a intervalli di circa 1 km, pietre miliari e pannelli informativi che indicano le uscite che conducono verso la riva.

La macchina la si lascia in uno dei parcheggi a pagamento che ci sono alle due estremità.

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Feniglia, la pineta

In questa bellissima Riserva Naturale, all’ombra dei pini marittimi, il caldo torrido dell’estate lo si dimentica lasciandolo ai bagnanti lungo la battigia dello splendido mare cristallino. Una passeggiata in pineta merita la visita in questo meraviglioso regalo della natura: qui si trovano anche sughere, lecci, gigli marini, ginepri e arbusti della macchia mediterranea.

Di tanto in tanto capita di vedere qualche volpe e scorgere un picchio o un merlo sopra un ramo. I più fortunati incontrano il daino, introdotto intorno al 1954 con otto esemplari, due maschi e sei femmine, con lo scopo di contenere la diffusione della Robinia (detta anche falsa acacia) nei rimboschimenti.

Ai meno fortunati invece potrebbe capitare di avvistare un cinghiale, ma tutto è sotto controllo. Carabinieri e Guardia Forestale hanno le loro caserme posizionate proprio all’interno della pineta e garantiscono il controllo sia dei vandali sia degli animali che potrebbero causare problemi.

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Spiaggia della Feniglia verso Ansedonia, dove gli amici quattrozampe sono benvenuti

Non mancano le curiosità legate proprio alla Feniglia. Si dice che Michelangelo Merisi, detto il Caravaggio, morì proprio su questa spiaggia: una stele commemorativa è stata posta, su iniziativa della Società Storica Maremmana, poco distante dalla odierna postazione del Corpo Forestale, luogo del presunto ritrovamento del moribondo Caravaggio.

Superata la zona d’ombra si accede alla spiaggia assolata. Un po’ selvaggia, fortunatamente, con pochissimi stabilimenti balneari, dove le dune e il magnifico panorama, da un lato Porto Ercole e dall’altro il promontorio di Ansedonia, fanno da cornice a questo splendido lido italiano. Il mare qui parla da solo.

Al secondo posto nella nostra classifica c’è il Tombolo della Giannella, che va da Monte Argentario fino alla foce del fiume Albegna. La Giannella è bagnata a nord ovest dal Mar Tirreno e a sud est dalla Laguna di Orbetello di ponente. Qui, come alla Feniglia, ci sono diversi camping tutti ombreggiati e molti sono situati proprio nella pineta fronte mare. Per chi viaggia con il peloso a seguito, la certezza è quella di poter soggiornare tranquillamente quasi ovunque perché sono diversi i camping pet friendy.

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Spiaggia della Giannella

Per i nostri amici il Monte Argentario è proprio una pacchia. Oltre a essere accolti nei camping e nei residence, possono godersi anche spiaggia e bagnetto. Alla Feniglia ci sono zone dedicate a loro sia nella parte di spiaggia libera verso Porto Ercole sia dall’altra parte verso Ansedonia, dove c’è uno stabilimento che fornisce ciotole, sacchetti igienici e, soprattutto, la possibilità di fare il bagno nello spazio di fronte alla spiaggia.

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Orbetello

Il terzo Tombolo è quello dove sorge Orbetello. Si trova proprio al centro tra la Laguna di Ponente e quella di Levante. Una strada costruita su un terrapieno artificiale (la diga) la collega al Monte Argentario. Una piccola Venezia, con i barchini dei pescatori al posto delle gondole.

Tutti e tre i Tomboli portano al promontorio dell’Argentario, dove si trovano le località di Porto S. Stefano, luogo di partenza dei traghetti per l’isola del Giglio e Giannutri, e Porto Ercole, entrambe meta di un turismo esigente e ricercato.

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Panorama dal promontorio di Porto Ercole

Quest’ultimo si trova sulla sponda sud-est dell’Argentario, una delle località più esclusive. La sua fama di cittadina glamour deriva soprattutto dalla presenza del suo porticciolo turistico, in grado di attrarre molti yacht e imbarcazioni private durante la stagione estiva. Ma a Porto Ercole ci si va soprattutto per la bellezza dei panorami che lo circondano. È un borgo dominato dal Forte Filippo sul lato nord. A sud c’è Forte Stella, una rocca medievale di cui si possono osservare soltanto i resti; vale la pena visitarla soprattutto all’ora del tramonto. Il borgo fa parte dell’associazione dei borghi più belli d’Italia.

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Porto Ercole

Anche nel paese di Porto Santo Stefano si trova una torre costiera costruita verso il 1568 che fu poi, agli inizi del secolo XVII, trasformata in fortezza che assicurava la difesa dalle frequenti incursioni piratesche.

Non ci si annoia di sicuro a trascorrere qui una vacanza. Tantissime sono le calette dove godere di un mare cristallino degno dei migliori del nostro Paese. A cominciare da Cala Piccola, dove negli anni Sessanta Liz Taylor e Richard Burton trascorrevano appassionate vacanze lontano dai flash dei paparazzi. E poi La Caciarella, piccolissima, formata da sabbia e posizionata tra due scogliere. Si può raggiungere da due accessi, uno più facile, dopo villa Miragiglio, che porta al mare in 20 minuti percorrendo un sentiero che costeggia la bassa macchia mediterranea; l’altro, dopo circa 500 metri, più breve ma molto più ripido e impegnativo. Cala Grande è quella più frequentata dalle imbarcazioni perché molto riparata. Sono tre le sue spiagge e sono composte da ciottoli. Il fondale è ottimo per fare snorkeling. Cala del Gesso, Cala del Bove, Cala Galera e tante altre insenature e grotte mozzafiato non sono da meno.

L’Argentario è dunque un gioiello prezioso degno del nostro paese che è l’unico al mondo ad avere una varietà tra mare, montagna e borghi da primo posto. In fondo l’Italia è unica in tante cose, tra cui l’essere la sola nazione a portare il tacco dodici con disinvoltura.

PERCHÉ È SOSTENIBILE 

Le piccole cale, che regalano colori e tramonti splendidi sul mare, sono spesso raggiungibili solo a piedi o in barca, meglio se a vela.

I fondali dell’Argentario sono ricchi di praterie di posidonia oceanica e di falesie con distese di gorgonie e spugne di specie diverse. Questo favorisce la riproduzione di una moltitudine di specie ittiche endemiche.

Inoltre, ci sono moltissimi sentieri per chi ama trekking e mountain bike che dal mare, attraverso una rigogliosa macchia mediterranea, salgono fino a 635 metri di altitudine, con panorami e scorci indimenticabili.

CONSIGLI DI VIAGGIO 

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Quando andare

L’Argentario offre un clima eccezionalmente mite, che lo rende un luogo di vacanza ideale per tutto l’anno.

Come arrivare

All’ Argentario si può arrivare in treno, scendendo alle stazioni di Albinia o Orbetello.

In auto
Da Grosseto e dal Nord tramite la SS1 Aurelia all’altezza di Bocca dell’Albegna uscire in direzione Giannella e seguire le indicazioni per l’Argentario, sulla SP36 per circa 15 km.
Da Civitavecchia con la SS1 Aurelia, uscendo per Orbetello Scalo e proseguire seguendo le indicazioni stradali.

Cosa portare

Per ora sono ancora belle giornate che permettono di andare in spiaggia. Quindi costume, solare bio-compatibile, occhiali da sole e borraccia per l’acqua. Ma anche sneakers per girare nei borghi, scarpe da trekking per camminare lungo i sentieri, cappellino, repellente per gli insetti, giacca a vento leggera, macchina fotografica, quadernetto per scrivere le tappe e le impressioni viaggio e acquerelli per dipingere e regalare ricordi.

GREEN TIPS 

Ovviamente non buttate rifiuti (portatevi un sacchetto per la raccolta) e mozziconi di sigarette in giro (se proprio fumate, trovate con una spesa minima posaceneri tascabili da mettere nello zaino o in borsa). Se avete con voi i vostri quattrozampe, raccogliete le loro deiezioni. Camminate lungo i sentieri segnalati, non accendete fuochi, non fate rumori molesti che potrebbero indispettire gli altri esseri umani che incontrate e spaventare gli animali delle pinete e dei sentieri che percorrete.

Siti web utili

comune.monteargentario.gr.it/it-it/home

Letture utili

Per saperne di più, a questo link trovate varie pubblicazioni sull’Argentario:

monteargentario.info/libri-e-pubblicazioni.htm

 

 

 

 

 

 

 

 

  

 

 

Laura Barbara Esani laureata in Filosofia presso l’Università Statale di Milano. Giornalista pubblicista ho lavorato per diverse case editrici tra cui Giorgio Mondadori, Rizzoli e Hachette Rusconi. Ho frequentato il corso di scrittura creativa tenuto da Giuseppe Pontiggia. Redattrice e scrittrice, nasco a Milano nel 1966 dove vivo. Scrivere è la mia grande passione, leggere è ciò che riempie la mia anima e raccontare è il mio modo per descrivere il mondo attraverso le mie storie. Sono uno spirito libero come Matisse, il mio adorato husky che mi accompagna nei viaggi alla scoperta di città, paesi, montagne e mari.

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