
La scoperta che vale un viaggio
È sempre il momento giusto per conoscere territori ed elementi del nostro patrimonio artistico e naturale, per dare un senso al tempo, alla storia e a noi stessi come essere umani. Per questo, vogliamo consigliare il libro Vale un viaggio di Beba Marsano, giornalista e critica d’arte nata a Genova, ma milanese d’adozione, che ha selezionato per oltre un anno più di 100 luoghi d’arte e di cultura insoliti in Italia.
Sono siti archeologici, affreschi, palazzi, giardini, basiliche, collezioni private, ma anche prospettive naturalistiche fuori dai soliti circuiti e dai luoghi comuni, presenti in ogni regione: sono lì, per essere conosciuti e raccontarsi ai viaggiatori stranieri e italiani, che spesso convivono, inconsapevolmente, con questi tesori a poca distanza.
Come nel caso della Val Trebbia (ne avevamo parlato qui), “118 Km solcati dal fiume più puro d’Italia per l’assenza di industrie e i pochi centri abitati”; e la vicina San Colombano, abbazia fondata nel 614 che oggi conserva un pavimento a mosaico, capolavoro di arte romanica.
O gli eclettici Giardini di Villa della Pergola ad Alassio, tutti terrazzamenti e pergole, dove la flora mediterranea convive con quella subtropicale, sembrando una realtà quasi selvaggia, ma in realtà molto ben studiata.
Anche la Visitazione del Pontormo, pittore manierista tra i più famosi, conservata nella chiesa dei Santi Michele e Francesco a Carmignano, vale un viaggio: il dipinto dai colori accesi, definito quasi metafisico, rappresenta l’incontro tra Maria ed Elisabetta, oltre a due figure femminili che guardano lo spettatore con una carica di malinconia e sospensione. E, a pochi chilometri di distanza dall’opera, si trova il tumulo di Montefortini, che custodisce due camere sepolcrali etrusche scoperte nel 1965, altra tappa da non mancare.
Ma per tornare alla natura, il Giardino di Ninfa (leggi il nostro articolo qui), definito dal New York Times il giardino più romantico del mondo, e ispiratore di Giorgio Bassani per il suo Il giardino dei Finzi Contini, come ci ricorda l’autrice, è un altro luogo da vedere, meglio se in piena fioritura primaverile che regala straordinari cromatismi, o in autunno, stagione del foliage.
E poi Sepino, nel cuore del Sannio, la piccola città archeologica risalente ancora prima delle Guerre Sannitiche nel IV secolo a. C., dove l’autrice consiglia di arrivarci a piedi dopo aver percorso la campagna dintorno, per “provare lo stesso senso di sollievo e di sorpresa degli antichi pastori”.
Vale un viaggio l’Hortus Conclusus, nel Convento di San Domenico a Benevento, installazione di Domenico Palladino, esponente della Transavanguardia italiana, che l’artista vuole come luogo segreto e protetto per l’uomo che cerca la pace interiore e nel mondo. E il MUSMA, museo della scultura contemporanea a Matera nel Palazzo Pomarici, dove tra sale ipogee, anfratti e cunicoli si trovano le opere di Maria Lai, Giuseppe Uncini, Kengiro Azuma…
E il giardino pantesco di Pantelleria, isola delle Pelagie: una fortezza a cielo aperto in pietra lavica che protegge un singolo albero di agrumi, per ripararlo dal vento e creare il microclima giusto; oltre alla vite ad alberello che cresce su terrazzamenti a picco sul mare, Patrimonio Culturale e Immateriale Unesco, che dona il dolce Zibibbo.
Ogni luogo raccontato dall’autrice porta con sé un suggerimento per ospitalità e ristorazione nelle immediate vicinanze: un hotel di charme o un agriturismo nel quale fermarsi a dormire, e un ristorante di qualità, dove mangiare bene per coronare lo sforzo del viaggio.
E dopo aver sfogliato il libro, scopriamo tante meraviglie da visitare, che probabilmente faranno nascere in noi molte emozioni, oltre alla constatazione, ancora una volta, della grandezza di alcuni ingegni umani e della natura: grazie Beba!
Vale un viaggio. 101 meraviglie d’Italia da scoprire
Beba Marsano
Cinquesensi Editore
416 pagine , 28 euro
ISBN 978-88-97202-74-5
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