Vallecamonica e le bollicine dal “profondo”
Questa è una storia dell’ingegno italiano. Fin dai tempi antichi la Valle Camonica ha sviluppato una forte tradizione vitivinicola. Alex Berlingheri nasce e vive qui, e respira sin da piccolo questa atmosfera “magica”, in un territorio che si caratterizza per gli spazi angusti. Vuole far rivivere gli antichi splendori alla sua terra ed è intenzionato a recuperare alcuni vitigni autoctoni per sperimentare nuove soluzioni. Curta Franca è lì a pochi chilometri e sicuramente lo sviluppo che la Francia Corta sta ottenendo con le bollicine nel mondo lo stimola a sviluppare i suoi talenti. Ancora non lo sa, ma quando nel 2004 decide di aprire l’Azienda Agricola Vallecamonica, inizia un percorso che lo porterà a realizzare un prodotto unico.
L’azienda quell’anno ha vigneti a Cividate Camuno e Berzo Inferiore, fra i 250 e i 400 m s.l.m. La coltivazione di un vitigno a bacca rossa che si narra sia risalente a un antico ceppo di epoca romana gli consente di realizzare il rosso Ciass Negher, nome derivante dal dialetto bornese che significa “Mi piace il vino nero”.
Un altro vigneto invece è confinante con l’antico convento dei frati francescani all’Annunciata di Piancogno, località situata a 800 m s.l.m. dalla quale si può ammirare il panorama fino al Lago d’Iseo. Da questo vigneto nascono il Bianco dell’Annunciata IGT e il Passito dell’Annunciata IGT, il primo passito della Valle Camonica.
Complessivamente i terreni coltivati a vigne dall’Azienda sono di circa quattro ettari con una densità di cinquemila piante per ettaro. Tutti i vini hanno il marchio del Consorzio tutela IGT, tranne il Ciass Negher classificato “semplicemente” come vino da tavola.
Alex continua a perseguire la sua filosofia di vita dando molta importanza alle tradizioni vitivinicole, senza dimenticare l’utilizzo dei moderni mezzi che la tecnologia offre. Ma non si perde d’animo nel selezionare le uve dei propri vigneti, cercando di ottenere nuovi vini per il futuro.
E qui arriva il bello: lo spazio in cantina non era adeguato alla sfida che Alex aveva in mente, quindi decide di chiedere aiuto alla natura. Il lago è lì a vista, lo vede tutti i giorni dai suoi vigneti dell’Annunciata. È uno spazio enorme rispetto alle dimensioni della sua cantina.
Inizia a coltivare alcune piante secolari, risultato di millenni di selezione naturale, radici vecchie e ceppi storici di uve rosse da biotipi o varietà locali che si trovano nella piana delle “colture” intorno ai 350 m s.l.m. e al Ruk, intorno ai 450 m s.l.m., entrambi nel comune di Cividate Camuno. Si racconta che il comune, anticamente Civitas Camunnorum, sia stato fondato dai Romani nel 16 a.C. e sia stato la culla della viticoltura in zona per l’antico popolo Camuno.
Resta il problema di dove vinificare: la cantina non era adatta. Alex si informa, studia, analizza: sente parlare di un altro viticoltore visionario come lui, che utilizza il fondo del mare come cantina per la vinificazione. Prende contatto con gli enti preposti e finalmente il suo sogno basato su biodiversità, sfida e innovazione si può realizzare.
Il risultato è un metodo tradizionale, Blanc de Noirs, niente Cuvée, solo vendemmia di un anno. Alex decide che la vendemmia successiva, nel 2010, sarà quella dell’anno zero. Le bottiglie vengono inserite in casse d’acciaio e depositate a 40 metri sotto il livello del lago, di fronte a Monte Isola. Un metodo rivelatosi “ecologico” e sostenibile per mantenere le bottiglie nel buio totale del lago, a temperatura e pressione costanti.
Nasce così, dalle uve a bacca rossa vinificate in bianco senza buccia e dal lago, il Nautilus Crustorico: 30 mesi sui lieviti di cui 24 negli “abissi”. L’equilibrio raggiunto ha permesso di realizzare un Pas Dosé, senza aggiunta di zuccheri e, assolutamente, senza compromessi.
Il Nautilus Crustorico è ottimo come aperitivo, perfetto in compagnia di piatti con adeguata struttura, “basta sapere ascoltare” ci ricorda Alex. La prima sfida è vinta ma oramai Alex è lanciato a superare altri limiti. Nel 2016 la sperimentazione di Alex prosegue e lo porta a 40 mesi di cui 36 di affinamento lacustre, per cui l’annata del 2012 inabissata a giugno 2013 – 3.200 bottiglie, 50 Magnum e 30 Jeroboam – era pronta per rivedere la luce e meravigliarci un’altra volta come le annate precedenti. Grazie alla collaborazione del Comune, del Gruppo sub Monte Isola Protezione Civile e della Ziliani S.p.A. Iseo.
Azienda Agricola Vallecamonica
Via XXV Aprile 11, Artogne BS
Tel. +39 0364 599088
Mob. +39 335 5828410
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