Salento

 

Alla scoperta del Salento – Il turismo sostenibile nella terra tra Jonio e Adriatico è una guida con indirizzi di parchi, ospitalità, enogastronomia e artigianato in linea con i valori di un turismo di lunga durata.

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Lungo la Strada del Franciacorta

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Tra antiche abbazie e prestigiose cantine, tutte da visitare sia per i loro eccellenti vini sia per gli splendidi edifici in cui sono ospitate, si snoda la Strada del Franciacorta, fra le prime strade del vino nate in Italia.

Numerose sono le cantine aperte agli enoturisti, eccellenti i ristoranti e le trattorie dove gustare la prelibata cucina locale e confortevoli gli alberghi e gli agriturismo dove poter alloggiare. Le colline del territorio sono rivestite di vigneti, torri medievali e ville patrizie (qui la nobiltà bresciana aveva le sue terre e le sue dimore estive), da lungo votate alla viticoltura e ora patria del famoso Franciacorta, il re fra i vini italiani rifermentati in bottiglia con il Metodo Classico.

Per scoprire il fascino della Franciacorta (il cui nome deriva con buona probabilità dalle medievali “franchae curtes”, cioè quelle comunità di origine monastica esentate dal pagamento delle tasse), l’ideale è girovagare fra borghi e colline, fermarsi nelle cantine a degustare i vini, scovare nei paesi piccoli negozi, dove acquistare artigianato, antiquariato e golosità gastronomiche, farsi tentare dalla gola nelle trattorie dove carne (il manzo all’olio di Rovato) e pesce di lago (la tinca al forno di Clusane) si alternano in buona armonia.

Per orientarsi si può scaricare l’app gratuita dall’Apple Store che guida lungo strade e viottoli fra le vigne, alla scoperta di borghi, cantine, ristoranti, dimore storiche, monasteri e luoghi di particolare interesse.

In Franciacorta la tradizione commerciale è testimoniata da una cospicua presenza di mercati, fiere e rassegne, che si susseguono durante tutto il corso dell’anno. Per esempio si possono citare il Carnevale di Erbusco con l’elezione del “Re del Gnoc” e la Settimana della tinca al forno di Clusane d’Iseo che si tiene nei mesi estivi.

Fra le manifestazioni dedicate al vino, spiccano in giugno il Festival Franciacorta d’Estate e in settembre il Festival Franciacorta in Cantina organizzati dal Consorzio per la Tutela del Franciacorta e dalla Strada del Franciacorta, due week-end dedicati al gusto, per approfondire la conoscenza del Franciacorta e del territorio dal quale proviene.

Una delle manifestazioni di più antica tradizione è senz’altro la Fiera del manzo pasquale di Rovato – ora Lombardia Carne –, istituita dal Consiglio Comunale il 15 aprile 1868, e ripetuta da allora ogni anno ad aprile; questa manifestazione costituisce la vetrina della migliore carne dell’Italia settentrionale. Quella della Franciacorta è una gastronomia particolare che si gioca tra due poli: la cucina contadina di carni dell’entroterra e quella di pesce del vicino lago d’Iseo. Osterie e trattorie servono pochi piatti tipici e legati alla produzione locale.

La rinascita della tradizione vitivinicola della Franciacorta ha stimolato l’avvento di una nuova era nella gastronomia: sono emersi, infatti, in questi anni cuochi di grande talento. Alla base della dieta tradizionale si trova la polenta di farina di mais, servita principalmente con carne, pesce o formaggio, sia pasticciata sia tagliata a fette e fritta o grigliata. La pasta è cucinata soprattutto sotto forma di ravioli e nella variante locale di bocconcini ripieni nota come casonsei. Una curiosità è il luertis o lovertis, luppolo selvatico utilizzato per insaporire risotti e frittate.

Pregiato è il pesce del Lago d’Iseo, in particolare il coregone, il pesce persico, i missoltini e la tinca; quest’ultima, specialità rivierasca di Clusane d’Iseo, è farcita, cotta al forno e servita con polenta. I pesciolini, chiamati agoni o aole, sono fatti essiccare al sole e conservati poi sott’olio d’oliva. Si possono anche gustare cotti sulla graticola, spennellati d’olio e serviti con la polenta. I contrafforti alpini abbondano di funghi selvatici, in particolare porcini e cantarelli, ottimi nelle frittate, nei risotti, nella pasta e negli stufati. Il salame di Monte Isola – l’isola maggiore del Lago d’Iseo e la più grande isola lacustre d’Europa – ha un’ottima fama, seppur locale.

La Franciacorta è una delle rare zone a nord degli Appennini che ha un clima sufficientemente mite per la coltivazione dell’ulivo, con la produzione dell’Olio extravergine d’oliva Laghi Lombardi – sottodenominazione Sebino.

L’importanza della carne di manzo nella dieta tradizionale si riflette nel piatto tipico della Franciacorta conosciuto come manzo all’olio (la ricetta più antica risale al 1500), specialità del paese di Rovato, le cui osterie erano anche rinomate per la trippa e i bolliti. Lo spiedo è il piatto conviviale per eccellenza dei bresciani, composto da carne di maiale, animali da cortile. Indispensabili per dare al piatto il caratteristico sapore, sono gli uccelletti: ma solo nelle case private potrete consumare il frutto della caccia, le trattorie sono tenute, per legge, a utilizzare volatili congelati provenienti dall’estero.

In Franciacorta si produce anche una vasta gamma di formaggi, tra i quali molti DOP o tradizionali: la Robiola Bresciana, ad esempio, da gustare leggermente cosparsa di olio d’oliva, il Salva e il Silter, ottimamente accompagnati da miele o marmellate. Il più saporito Taleggio DOP e i più noti Grana Padano DOP, Provolone Valpadana DOP, Quartirolo dop e Gorgonzola DOP.

Oltre ai vini, la Franciacorta produce anche ottime acquaviti, giovani e invecchiate: tipica e caratteristica è la Grappa di Franciacorta che dal 1997 è DOC.

Strada del Franciacorta

Tel. +39 030 7760870

franciacorta.net/it

info@stradadelfranciacorta.it

 

 

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