Tre giorni nel basso Zambesi
Ci sono alcune lezioni nel libro Three days on the lower Zambezi (Antilia) di Anthony J. Bradshow, Nicole Martina Bradshaw e Gabriele Crozzoli, i tre amici che hanno vissuto momenti speciali in Africa.
La prima: fa bene fare del bene. I tre autori sono andati a Ndola in Zambia, terra selvaggia e bella, per vedere le case e i pozzi d’acqua che hanno aiutato a costruire tramite una ONG. Hanno poi pensato di fare attività collaterali all’iniziativa umanitaria per promuovere il territorio. E alla fine di settembre, quando stava finendo la stagione secca, gli animali erano più visibili e si concentravano in determinate aree, i tre amici si sono spinti nel Parco Nazionale del basso Zambesi, area protetta di oltre 4000 km² lungo le sponde nord-occidentali del fiume, per scoprirlo e raccontarlo.
La seconda: il mondo è un posto magnifico e si può organizzare un viaggio nella natura anche da soli, per meravigliarsi ed emozionarsi. Così come ha fatto il trio. E il loro diario, oltre alle incisive immagini, riporta anche un vademecum vero e proprio, per indicare, a chi vuole intraprendere lo stesso viaggio, quali itinerari seguire e quali accorgimenti adottare per vivere al meglio un’esperienza davvero unica.
La terza: se ti piace quello che stai facendo, puoi diventare molto bravo. Dei tre autori, solo uno è un fotografo professionista (Gabriele Crozzoli, autore di numerosi libri), Anthony J. Bradshow è un dirigente di una compagnia internazionale e Nicole, sua figlia, è una giovane principiante in questo campo. Nessuno di loro è specializzato nelle foto della natura selvaggia, ma hanno girato con una guida in una piccola parte del Parco Nazionale con la mente aperta e godendosi l’esperienza.
Da qui è nato il libro con immagini di alta qualità ed effetto. Scatti lungo il fiume Zambesi, catturando immagini della vita selvaggia, sempre pronti a fermare l’attimo, veloci come il cambio di luce e di esposizione degli animali. Cogliendo nella loro quotidianità leopardi, leoni, facoceri, ippopotami, bisonti, impala, manguste, avvoltoi e così via.
Scorrendo le pagine sbuca il bufalo in bianco e nero che intimorisce; il babbuino solitario sulla terra crettata e arsa; il gruppo di impala che guarda verso la camera fotografica con un misto tra curiosità e allerta, la coppia di ippopotami immersa nell’acqua che si gode il bagno; una cicogna dallo spettacolare becco a sella che scuote l’acqua in eccesso dalle sue piume; il facocero che ci ricorda Pumbaa, l’amico senza pensieri di Simba ne Il re leone di Walt Disney; l’avvoltoio dall’espressione determinata…
E poi, la quarta lezione: sono i consigli su come fotografare gli animali, che cosa dà loro fastidio, quale distanza tenere, come si comportano alla presenza umana, quando è meglio fotografare di notte, gli strumenti giusti per le riprese, i corpi delle macchine, i tempi, le pellicole, i diaframmi che i fotografi hanno usato per ogni immagine. Ma ognuno può scoprire qualcosa di più e di diverso sfogliando queste pagine.
Three days on the lower Zambezi
Edizioni Antilia
€ 39,00
Pagine 188
ISBN 978-88-97336-91-4
Anthony (Tony) J. Bradshaw dirige una compagnia internazionale di assicurazioni in Belgio. Ha già pubblicato nel 2019 il libro fotografico Trieste Inconsueta. Usa Nikon (e alle volte Fujifilm), ha iniziato a fotografare relativamente tardi.
Nicole Martina Bradshaw è la più giovane e meno esperta dei tre fotografi, ma sono sue molte delle migliori immagini del libro. Usa Nikon, ma anche lo smartphone.
Gabriele Crozzoli ha iniziato la sua carriera di fotografo agli inizi degli anni ‘80. Le sue fotografie sono esposte in molte collezioni pubbliche e private. Ha pubblicato più di 20 libri, tra gli ultimi per Edizioni Antilia: Italia del canottaggio, Trieste città del caffè / The coffee town, Cison di Valmarino – lasciati incantare / be enchanted, Zambia building a better future.
Pietro tarallo
Recensione molto utile in quanto fa venire voglia di leggere il libro per approfondirne la magia.