
Mezzano di Primiero
Ai piedi delle Pale
Siamo in Trentino, nella valle del Primiero, non lontano da Fiera: Mezzano è un piccolo gioiello nella riserva naturale del Parco di Paneveggio Pale di San Martino e confina con quello delle Dolomiti Bellunesi.
Classificato tra I Borghi più Belli d’Italia, è da sempre crocevia verso luoghi più rinomati: per chi ha la voglia -e l’intuizione- di soffermarsi in paese, Mezzano mostra uno spettacolo tutto suo, di quelli che sono il motore di un turismo sapiente, lento, consapevole e di riscoperta.
Il passato qui è presente. Il ritmo delle giornate scorre senza fretta, la gente è saggia, innamorata della sua terra e decisa a non abbandonarla, e ha saputo trovare nel passato la carta vincente per tener testa a un presente che altrove non regala più futuro.
A Mezzano ci appaiono le antiche case contadine in pietra e legno sapientemente ristrutturate, il campanile a cipolla di San Giorgio, che nell’800 fu dipinto a due colori;
le piazze con le loro fontane; le facciate decorate di iscrizioni e affreschi; la storica lisièra (il locale dove si produceva il sapone e si faceva il bucato secondo rigidi rituali e precise gerarchie); le cataste di legna artistiche che ispirano talenti locali e forestieri.
E poi gli orti, che secondo la tradizione trentina uniscono l’utile al dilettevole spartendo la terra tra ortaggi, fiori, odori e piante da frutto; il piccolo museo etnografico fatto di reperti e amore; le stalle in disuso che narrano ancora il rito del filò (le fiabe raccontate dai nonni); i vicoli a salesà, acciottolati, il prezioso telaio antico che dal Settecento tesse rari tessuti damascati …

Mezzano – l’arte di accatastare © Mario Verin
Un’amministrazione illuminata ha saputo negli anni accogliere del moderno solo il positivo, asservendolo al passato, per fare di Mezzano un vivace museo sotto il cielo.
Piazzette e vicoli sono da esplorare lungo diversi itinerari a tema, che invitano a rintracciare i “Segni sparsi del rurale”: acqua, orti, architetture, dipinti murali, antiche iscrizioni e cataste artistiche.
L’acqua: fontane del paese – cinque soltanto nel centro storico – lavatoi e lisiere (lavanderie), roste (canali d’irrigazione), resti di mulini e segherie e gli stoli, piccoli acquedotti in cunicolo pensati per captare l’acqua e condurla in paese al coperto.
Orti: se ne trovano ovunque, uno ogni quattro abitanti, grandi e piccoli, recintati e non, strappati al cemento in paese o isolati in aperta campagna.
Architettura rurale tradizionale ha qui tutti i caratteri della residenza stabile in montagna: abitazione (spesso ridotta ai minimi termini), stalla, fienile, cantina e depositi sotto un unico tetto. Utili le infoarchitetture sparse per il paese.
Dipinti murali: per lo più a soggetto religioso, soprattutto lungo le direttrici principali lungo le quali muovevano le processioni: altarini, nicchie con statue, piccole ancone, crocefissi, Madonne con Bambino, capitelli, patroni e santi-guerrieri.
Antiche iscrizioni: date di esecuzione, numeri civici, invocazioni devote, preghiere, nomi di committenti e talvolta di esecutori, insegne, segni toponomastici, didascalie di affreschi.
Cataste di legna che solo qui diventano artistiche, i canzei: la fisarmonica in tensione che pare una stella, la clessidra chiusa tra sole che segna il trascorrere del tempo, la grande parete che ricorda l’alluvione che colpì il paese nel 1966.
E poi non mancano le eccellenze: la macelleria, la birreria artigianale, il caseificio sociale, la tessitura a telaio, l’atelier di scultura, la musica estiva dell’accademia e l’antica lisciaia…
A Mezzano, tutto parte dalla natura e alla natura riconduce.
Così anche i numerosi sentieri segnalati che dal borgo portano alla scoperta, a piedi o in mountain-bike, di un ambiente ancora inalterato e struggente.
Info:
Comune di Mezzano, tel. +39 0439 67019
2 Comments
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ecoturismo
Grazie Alessandra, la tua testimonianza è un ulteriore invito alla visita di questo stupendo borgo!
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Alessandra
VOLEVO DIRE CHE MEZZANO DI PRIMIERO E UN POSTO BELLISSIMO RICCO DI TANTISSIME COSE UNA NUOVA NASCITA X CHI ABITA . . STA CAMBIANDO IN POSITIVO. Una nuova amministrazione capace di valorizzare il paese. Sono Orgogliosa del mio paese . .