
Carnevale di Viareggio – Toscana
Arte e organizzazione sostenibili e solidali
Il Carnevale italiano più celebre al mondo nel 2013 festeggia 140 anni con cinque Corsi Mascherati sui Viali a Mare e un grande “effetto speciale”: carri, maschere, coriandoli, stelle filanti realizzati con carta di riciclo.
Uno spettacolo con molteplici iniziative cui si può assistere e partecipare nei week-end da sabato 2 febbraio fino domenica 3 marzo.
La patria della carta “scartata”
Momento importante per la collettività, che celebra la festa della propria tradizione, a Viareggio il Carnevale è vissuto anche come occasione che, richiamando turisti dal circondario, da tutta Italia e ogni parte del mondo, è fonte di sviluppo economico e offre opportunità di scambi e arricchimenti culturali.
Dai viareggini è, infatti, intesa e organizzata come una festa del divertimento, con il trionfo dell’allegoria e della satira, e all’insegna della sostenibilità, con un elemento distintivo, la cartapesta, emblema e principale protagonista dell’evento.
Carri e maschere che sfilano sul lungomare della Versilia sono opere creative e ingegnose che impegnano squadre di artigiani, artisti e appassionati per tutto l’anno, con grande impiego di tempo ed energie e di risorse… profuse molto razionalmente.
Dal 2001 la manifestazione ha una sede, la Cittadella del Carnevale: un complesso polifunzionale di grande pregio architettonico che ospita il Museo del Carnevale, tanti laboratori per la costruzione dei carri e una scuola dove gli esperti artigiani viareggini insegnano le tecniche della manipolazione di creta e carta per fare piccole grandi opere in cartapesta, e che in estate si trasforma in arena per intrattenimenti, spettacoli, concerti e iniziative culturali.
Sostenibilità, sicurezza e solidarietà
Dedicato al Burlamacco, maschera e stemma del Carnevale di Viareggio, il pozzo che da quest’anno porta acqua potabile a Monapo, villaggio nel Bairo di Nacuca in Mozambico, è stato costruito da Ce.Svi.Te.M – Centro per lo Sviluppo del Terzo Mondo Onlus, grazie al contributo di due viareggini, Luca e Barbara, ai quali la Fondazione Carnevale di Viareggio offre un forte sostegno.
Per l’edizione 2013 gli organizzatori della manifestazione rivolgono attenzione anche agli aspetti di sicurezza, con l’approntamento di defibrillatori cardiaci di primo soccorso in pronto uso lungo il percorso della sfilata e sostenendo il progetto “Spiagge Amiche e Sicure” promosso da 118 Usl-12 Versilia e Rete Imprese Balneari Viareggio.
Tutela della salute, rispetto dell’ambiente e preservazione del litorale viareggino sono, infatti, gli obiettivi fondamentali che la Rete si è prefissata per offrire ai bagnanti spiagge sempre più pulite, prive di barriere architettoniche e soprattutto sicure.
Grazie al progetto messo a punto, nel 2012 gli stabilimenti balneari di Viareggio hanno raccolto 152 tonnellate di rifiuti differenziati, ben 10 tonnellate in più rispetto alla stagione precedente, e nel 2013 si estenderà con la campagna Obiettivo Rifiuti Zero e l’installazione di nuove isole ecologiche.
Intanto, la Rete Imprese Balneari Viareggio collabora alla festa invernale con il progetto “Carnevale Sicuro”, mentre nella sfilata partecipa un carro, creato dai Fratelli Bonetti, che raffigura una fenice, animale mitologico simbolo di rinascita che nella festa di Viareggio è una presenza significativa: ricorda che le spettacolari “macchine animate”, che destano stupore e ammirazione del pubblico, sono state realizzate con materiali scartati e fatti rivivere in forme fantasiose.
Burle d’altri tempi e attuali
I più attesi carri del Carnevale viareggino sono quelli che mettono alla berlina politici e fanno ironia sui fatti d’attualità.
La prima sfilata, infatti, venne inscenata nel 1873, poco dopo l’Unità d’Italia, dai partecipanti al ballo in maschera del Casinò di Viareggio che, in segno di protesta contro le tasse imposte dal nuovo stato, si riversarono sul lungomare ancora vestiti a festa e sulle carrozze.
L’anno successivo, il premio in palio alla tradizionale parata delle maschere fu assegnato al gruppo che rappresentava i “tartassati” armati di bastoni all’inseguimento di un agente delle tasse, alle cui rimostranze il sindaco della città rispose ricordandogli le regole del Carnevale.
Nell’edizione 2013… spicca il carro di Alfredo Ricci che mostra l’Agenzia delle Entrate come un castello tetro e malandato e il fisco nelle sembianze di un vampiro che svolazza minaccioso sull’Italia, raffigurata su una cartina piena di buchi e falle.
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