Salento

 

Alla scoperta del Salento – Il turismo sostenibile nella terra tra Jonio e Adriatico è una guida con indirizzi di parchi, ospitalità, enogastronomia e artigianato in linea con i valori di un turismo di lunga durata.

Torri Superiore

Torri Superiore – Liguria

Eco Villaggio

Torri Superiore

All’estremità di Ponente, circa sette km verso l’interno di Ventimiglia, nella Valle Bevera, si trova l’eco-villaggio di Torri Superiore.

E’ un piccolo borgo medievale che ha ricominciato a prendere vita nel 1989, dopo essere stato disabitato per decenni, e le cui antiche case in pietra erano ormai ridotte a ruderi.

L’opera fu avviata, e ancora procede nel tempo, da un gruppo di appassionati che decise di riunirsi nell’Associazione Torri Superiore e realizzare il progetto di ristrutturazione e riorganizzazione del sito, dando un’impronta del tutto nuova. Qui vive stabilmente una comunità di circa 20 persone, tra cui molti bambini.

Convivialità o contemplazione?

torri superiore

Il centro rIcettivo in attività dal 2005 è stato ultimato nel 2014 dopo una ristrutturazione durata 25 anni. Possiede ampi locali comuni, di servizio e di ospitalità: una cucina centralizzata, sale da pranzo per circa 80 persone, servizi igienici, sauna, cantine, sale di meditazione, biblioteche e locali per dibattiti e convegni, e stanze per gli associati.

La capienza potenziale della foresteria è di 24 posti letto in camere arredate in modo semplice e funzionale, e possono disporre di bagno privato o comune.

Il momento del pranzo, segnalato dal suono di una campanella, per chi non è abituato è quasi spiazzante: da un lato, ci si ritrova un po’ frastornati e invisibili in mezzo a un andirivieni di gente che si serve al buffet e si siede chiacchierando, gustando cibi prevalentemente bio oppure a Km 0; dall’altro può risultare piacevole, vedendolo come un momento conviviale tra conoscenti, dove si parla del più e del meno, come se nulla fosse.

Si può fare conoscenza con i residenti della comunità come per esempio Valentina che fa il pane o Tina che è falegname o parlare con una coppia di genitori che raccontano le prodezze del figlio, oppure ci si può sedere in terrazza, sotto la tettoia, e contemplare il panorama e il silenzio che regala la valle.

Nella sala pranzo sono poste alcune bacheche per informare gli utenti circa le molteplici attività del villaggio e dar loro indicazioni e suggerimenti di vario tipo.

Nel villaggio l’acqua potabile è microfiltrata e il riscaldamento (a parete) è alimentato a legna, ma c’è anche la possibilità di utilizzare il GPL. L’acqua calda è riscaldata dai pannelli solari e presto sarà attivato il fotovoltaico, per ottenere l’energia necessaria e raggiungere una completa autonomia, non ancora maturata.

torri superiore

Le case sono piccole, costruite utilizzando materie prime secondo il concetto, in prevalenza, di bioedilizia (quindi più calce, meno cemento).

Persino la tinteggiatura è preparata con calce e latte, perché in quest’ultimo è presente la caseina che permette al prodotto di non sbriciolarsi.

L’isolamento è concepito utilizzando il sughero, e le mattonelle in cotto sono prodotte dalla fornace nei pressi del villaggio.

Come a casa propria

Il centro ricettivo si rivolge prevalentemente a un turismo di tipo culturale ed ecologico, con ampio spazio a un turismo di tipo formativo. E’ luogo di vacanza, ma anche di stage, seminari e progetti dimostrativi, indirizzati a singoli e a gruppi, a privati e a Enti.

All’interno del villaggio ci si sente un po’ come a casa propria. Si può condividere la vita di comunità, senza alcun vincolo di etichetta e di formalismi, se non quello del buon senso e del rispetto.

Oppure, ci si può inoltrare nell’entroterra, lungo sentieri scoscesi, o percorrere la stradina parallela al Bevera e fermarsi nel punto in cui il torrente forma delle vasche di acqua limpida per fare il bagno.

Gli esperti camminatori possono percorrere la rete del Sentiero Balcone che collega l’Italia con la Francia, godendo di panorami e scorci di natura mozzafiato; inoltre, l’Associazione di Torri da anni ha riaperto tre itinerari che uniscono Torri Collabassa-Airole e Torri Bossarè-Olivetta.

Ogni sabato nella piazzetta del villaggio si svolge il mercatino con i prodotti locali.

Il centro è una casa per ferie certificata AIAB-ICEA e convenzionata con la rete internazionale del turismo responsabile Responsable Travel, e con la rete locale RTR – Rete del Turismo Responsabile del Ponente Ligure. E’ aperto al mondo degli ecovillaggi e alle sue tematiche.

Per il 2015 sono programmati diversi corsi, per “vivere la Transizione”, il cambiamento in atto in questi anni: questo il calendario. I costi sono contenuti; segnaliamo quello relativo alla ricostruzione dei muretti a secco, con varie tecniche e senza cemento.

Come dice Massimo: “Torri non è da visitare, ma da vivere, sia per i residenti sia per gli ospiti”.

Pro L’ambiente a dimensione familiare, soprattutto negli spazi comuni e la possibilità di scoprire luoghi nuovi e dimenticati nei dintorni di Torri Superiore, alcuni riportati alla luce dalla comunità stessa.

Contro La vita in comunità non è per tutti, potrebbe essere percepita come un’invasione della propria individualità; ma in effetti l’ospite, a parte il momento dei pasti (come in qualsiasi struttura ricettiva), la vive solo marginalmente.

Plus Si può ottenere uno sconto del 10% sul costo del soggiorno, già contenuto di per sé, disponendo la tessera associativa di Torri e dei convenzionati (AMM Terra Nuova, Coop, ARCI, Natura Sì, Viaggi e Miraggi).

torri-superiore.org

info@torri-superiore.org

Il Global Ecovillage Network (GEN) a Torri Superiore

Sin dalla sua nascita nel 1989, l’Associazione Torri Superiore ha avuto come caposaldo il principio della salvaguardia e conservazione del bene culturale e architettonico esistente al fine di realizzarvi un insediamento umano basato su criteri ecologici e rispettosi dell’ambiente e dell’uomo.

In questi stessi anni in altre parti del mondo si sono sviluppate parallelamente molte iniziative di stampo analogo che hanno coinvolto migliaia di persone, amministrazioni locali, aree territoriali disparate e diversissime tra loro.

Dall’Australia all’India, dalla Danimarca al Messico, fino agli angoli più remoti del pianeta, gruppi di persone sensibili alle problematiche ambientali e sociali e desiderose di sperimentare la vita comunitaria, hanno progettato e realizzato decine e decine di villaggi ecologici, adattandoli alle condizioni di vita locali e rispettando la cultura e le tradizioni originarie.

I fondamenti dell’eco-villaggio si basano sul criterio di sostenibilità: il tentativo cioè di sviluppare un modello economico ed esistenziale che, oltre a non danneggiare l’ambiente e l’uomo, si deve impegnare attivamente a migliorarne le condizioni e a riparare ai danni già fatti.

Il GEN recepisce gli obiettivi dell’AGENDA 21 come propri. Il GEN è membro consultivo della commissione ECOSOC delle Nazioni Unite e ha il patrocinio della commissione UNITAR per i suoi programmi educativi Ecovillage Design Education – EDE. Dal 1999 al 2003 Torri Superiore è stata la sede europea del GEN, con competenze amministrative anche su Medio Oriente ed Africa.

Il progetto agricolo e la permacultura

Da subito nei progetti associativi l’agricoltura è stata individuata come una delle attività economiche da intraprendere. Per scelta l’attenzione è stata posta sulle produzioni alimentari e non sul settore floricolo, tipo della Liguria. Oggi a coltura c’è una superficie totale di circa due ettari.

Per superare le difficoltà della vendita, la produzione è stata progettata per il consumo dei residenti, della casa per ferie e del ristorante. Oggi si producono olio e verdure. Per utilizzo interno c’è una modesta coltivazione di frutta, oltre all’allevamento di ovini e pollame.

Chi gestisce il progetto agricolo a Torri, sia come attività del tempo libero sia come attività primaria, ha avuto una formazione nei corsi di permacultura, disciplina di progettazione ecologica che si propone di progettare insediamenti umani stabili e sostenibili e nella quale è dato ampio spazio alla produzione agricola.

La permacultura è definita come “ecologia applicata”, come arte di tessere relazioni utili, di osservare la natura e progettare il proprio ambiente; dà delle chiavi interpretative per leggere il paesaggio. E’ una meta-progettazione che aiuta a vedere le connessioni tra paesaggio, architettura, produzione agricola, necessità energetiche, uso e riuso delle risorse, creazioni di economie, relazioni tra le persone e il paesaggio e tra persone e persone.

La permacultura è, infine, una disciplina di progettazione che sottostà a dei principi etici.

Torri Superiore ha dato un importante apporto alla fondazione della Accademia Italiana di Permacultura e ha organizzato dall’anno 2000 i primi corsi di 72 ore in Italia, certificati dalle Accademie internazionali.

www.permacultura.it

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