Salento

 

Alla scoperta del Salento – Il turismo sostenibile nella terra tra Jonio e Adriatico è una guida con indirizzi di parchi, ospitalità, enogastronomia e artigianato in linea con i valori di un turismo di lunga durata.

gorla greco

Lungo il Naviglio della Martesana: da Gorla a Greco

gorla greco

È da un secolo che Gorla, nella periferia nord orientale, un tempo municipio a se stante, è un quartiere di Milano, pur continuando ad avere le caratteristiche di un piacevole borgo. Infatti è soprannominato “la Piccola Parigi”: è un’oasi di serenità accanto al Naviglio della Martesana, il “Naviliett” come lo chiamano i milanesi, un tempo via dei commerci e dei trasporti, sulla quale si affacciava una filiera della lavorazione della seta e le ville di delizia. Oggi è una bella via ciclopedonale molto frequentata.

Valentina, la professionista di MilanoGuida che ci accompagna nella visita, mostra in via S. Elembardo 2 le case popolari disegnate nel 1939 seguendo i dettami dell’architettura razionalista, commissionate dalla Fondazione Crespi Morbio. Erano nate per dare alloggio alle famiglie con almeno quattro figli, con ampi spazi collettivi che includevano anche cantine usate come rifugi antiaerei durante i bombardamenti della seconda guerra mondiale. Sull’esterno si vede in rilievo una madre con due bambini.

gorla greco

Nella stessa via, Villa Finzi, splendore del Settecento, si erge come un’oasi di tranquillità nel cuore del caos urbano: ospita un centro sociale, scuole e istituzioni. È circondata da un parco, ora pubblico, che fu “sfoltito” per riscaldare le anime durante il buio inverno del ’41. Un piccolo Tempio dell’Innocenza, di gusto neoclassico, è sormontato da una cascata di glicine. E poco lontano una modesta collinetta nasconde quella che fu un tempo una ghiacciaia, modificata in seguito nel Tempio della Notte all’interno della camera circolare. Ora è chiuso al pubblico.

Gorla è anche il luogo dove avvenne un tragico evento. Nel 1944 il bombardamento aereo da parte degli alleati che avevano “sbagliato” obiettivo (volevano colpire la Breda che stava più a nord e produceva materiale bellico) strappò via vite innocenti, lasciando un’impronta indelebile nella memoria collettiva. 184 alunni e 14 maestre, la direttrice e il personale ausiliario della Scuola Elementare Francesco Crispi, nel centro di Gorla furono straziati, mentre cercavano di scendere nei rifugi. Il monumento nella Piazza dei Piccoli Martiri ne è testimonianza.

gorla greco

La parte più romantica del borgo è la bella Villa Singer, un tempo sede di una distilleria di profumi ed essenze, affacciata sull’acqua e sul Ponte Vecchio, a schiena d’asino, costruito nel 1703, ma tuttora utilizzato dai veicoli: purtroppo è chiuso al traffico solo nei giorni festivi.

E mentre le acque pulite del Naviglio che arrivano dall’Adda accarezzano le sponde, continua la vita selvatica della Martesana con papere, gallinelle d’acqua, pesci e nutrie, testimoni silenziose di un tempo ormai perduto.

Viene quindi spontaneo costeggiare il canale in direzione della Cassina de’ Pomm di via Melchiorre Gioia, quella grande casa color Giallo Milano, con uno scenografico pergolato di glicine lilla. È il capolinea milanese della Martesana a vista, che raggiungeva la navigazione interna alla città al Tombòn de San Marc (zona Brera).

gorla greco

E si scopre un mosaico di storie e di destini intrecciati, dove la Casa dei Ciliegi, un tempo una dipendenza del monastero dei Padri Minimi di San Francesco di Paola, ora è un rifugio per i palati raffinati, e le mura di un edificio sono il ricordo della Tintoria Weiss, un opificio della tintura dei filati di cotone specializzata nel colore rosso.

Il giardino condiviso Bing, a pochi passi dalla piazzetta dello storico quartiere di Greco, racconta di un’area tra ferrovia a naviglio prima abbandonata e ora recuperata e fiorita, comprendente un orto condiviso, un campo da calcio e le arcate della ferrovia dipinte; la Biblioteca di Cineteca Milano, intitolata al critico Morando Morandini, è un luogo speciale, silenzioso e alimentato a energia solare, in cui si consultano libri e riviste di cinema.

Il centro East River propone un luogo di incontro con ciclofficina, chiosco per la ristorazione, attività sportive che vanno dallo yoga ad allenamenti per runner, e spazi per feste. Più in là l’ex sottostazione elettrica di Milano Centrale ospita Stazione Radio: tra i binari della stazione e la ciclovia della Martesana, racconta i territori e le persone di questi luoghi, coinvolgendo quelle che oggi continuano ad animarli. Un vagone diventa un palco per l’incontro col pubblico. Una vita di quartiere che ci rende più umani.

Giornalista e Photoeditor, ho iniziato a lavorare nelle riviste di viaggio molti anni fa, ed è stato subito amore! Mi sono poi interessata di benessere ed ecologia e ho sommato queste passioni nella mia creatura: Ecoturismonline. Vivo tra Milano e la campagna toscana.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *