Ristorante Bacaromi – Veneto
Un antico molino
Tra un salto e l’altro dei canali, su e giù da ponti e ponticelli, avanti e indietro dai calli, si arriva allaGiudecca (mi sento molto in un’avventura di Topolino, il personaggio animato di Walt Disney), un gruppo di otto isolette collegate tra loro, disposte a forma di gondola, a sud di Venezia.
La Giudecca è dirimpettaia del caos nelle zone più turistiche, tra cui la famosissima piazza San Marco, ma con una dimensione tutta sua, ospite quieto e tranquillo di ricchi giardini discreti.
Negli ultimi anni, la Giudecca è stata soggetta a un interessante piano di riqualificazione – Progetto Giudecca – che ha coinvolto anche il Molino Stucky, una struttura neogotica sede di un fiorente molino di proprietà della famiglia Stucky, la cui attività si spense negli anni ’50. Lo stesso edificio nel 2007 ha riaperto i battenti al pubblico nella veste di Molino Stucky Hilton che con il suo rinnovato fulgore ospita, tra i tanti, il ristorante Bacaromi, inaugurato a febbraio del 2013.
Un bacaro tradizionalmente moderno
Il nome è la contrazione delle parole bacaro, termine dialettale che sta a indicare una sorta di osteria tipica veneziana, e aromi, dal nome di un altro ristorante dell’hotel, Aromi appunto, dall’ambientazione più sofisticata.
Il Bacaromi, dunque, sorge dall’idea di un’osteria tipica veneziana, dove assaporare la cucina tradizionale arricchita da quel tocco in più, regalato dalla creatività dello chef Ivan Catenacci. Il tutto corredato da un’atmosfera rilassante e informale, dove la modernità si inserisce nel rustico con disinvoltura.
Al Bacaromi anche chi non è ospite dell’hotel può recarvisi per una cena all’insegna della tradizione. La conformazione dei tavoli, tra cui uno rotondo e uno a isola lungo e rettangolare (quest’ultimo chiamato tavolo dell’amicizia), invita avventori sconosciuti a sedersi e fare conoscenza tra loro, esattamente come si usava nelle antiche osterie.
Da ciascun tavolo ci si può deliziare anche della romantica vista sul Canale della Giudecca. Su una delle pareti, tre lavagne riportano il menù e il piatto del giorno. I vini, protagonisti indiscussi di ogni bacaro che si rispetti, provengono esclusivamente dalla zona del Triveneto e sono imbottigliati direttamente in damigiana.
Menù erudito
Cicchetti veneziani (spuntini vari con pesce e salumi) e creazioni dello chef compongono il menù (una vera chicca, in tutti i sensi), la cui trasposizione cartacea riporta i nomi delle pietanze in dialetto veneziano, supportato dalla traduzione in italiano, per i non addetti ai lavori.
Al Bacaromi si possono gustare, tra i primi piatti, una speciale pasta e fagioli, spaghetti con le seppie, ravioli di ricotta con salsa al radicchio, risotto con baccalà alla vicentina. E ancora, tra i secondi piatti, un reinventato cesto di frittura di pesce con verdure croccanti, stinco di agnello stufato con polenta. Per concludere in dolcezza, pinza con vaniglia o biscotti veneziani.
Ma questi sono solo esempi dei piatti elencati nel menù o che ogni giorno lo chef propone, organizzando la sfilata degli stessi sulle tavole in modo semplice ma elegante.
Se capita di transitare da queste parti nel periodo di Carnevale, vale proprio la pena di assaggiare le frittelle veneziane, specie di tortelli arricchiti con farina di mais, uvetta e pinoli. Pasta, pane e grissini sono preparati in cucina.
Su ciascuna pagina del menù, inoltre, si leggono brani tratti da testi di Carlo Goldoni, spiegazioni sull’origine dei nomi di alcuni piatti o la loro storia, piuttosto che disegni illustranti pentole, utensili di cucina e non solo.
Per esempio, sfogliando il menù, si trova il modo di dire “ciò, andèmo bèver un’ombra”, un invito tramandato da generazioni che indica di andare a bere un bicchiere di vino (ombra).
Insomma, un modo carino per approfondire le proprie conoscenze su usi e costumi locali con gusto!
Bacaromi
Hilton Molino Stucky Venice
Giudecca 810, Venezia
Tel. +39 041 2723315
Orario: 18/22.30
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