Salento

 

Alla scoperta del Salento – Il turismo sostenibile nella terra tra Jonio e Adriatico è una guida con indirizzi di parchi, ospitalità, enogastronomia e artigianato in linea con i valori di un turismo di lunga durata.

Monte Generoso

Alla scoperta dei segreti del Monte Generoso

L’emozione del viaggio si coglie soprattutto di prima mattina, mentre guardiamo dal finestrino del convoglio che ci porta a due passi dalla città. Lontano la silente aurora sale, mentre Le Alpi Lepontine sono accarezzate da luce dorata. Pennellate d’autore.

Monte Generoso

Il convoglio che sale al Monte Generoso in occasione di una serata-evento al Fiore di pietra © Livio Piatta/World Images

Tutt’intorno le dolci colline del Basso Mendrisiotto, porta di accesso al lago di Lugano, fanno da contrasto alla nostra meta fuoriporta. Quel Monte Generoso, tanto rinomato già nell’800, la cui sagoma piramidale appare come una sentinella in quella che un tempo era la terra dei Leponzi, popolo di origine celtica sceso dal nord Europa.

Guardando verso la cima, una costruzione architettonica ottagonale invita alla curiosità. “Ma come ci si arriva lassù?”, chiedo a Paolo. “A piedi o in treno”, dice lui. “Da Capolago si prende un trenino che comodamente raggiunge la vetta dopo nove km”, fa eco Silvia, mentre attraversando Mendrisio, mi accorgo del convoglio arancione-blu delle 9.25 che sale sul versante della montagna e scompare tra i boschi a latifoglie.

Monte Generoso

Veduta aerea del ristorante e lifestyle Fiore di pietra dell’architetto Mario Botta, sulla cima del Monte Generoso. Sullo sfondo la Pianura Padana e il Lago Maggiore © Livio Piatta/World Images

“Oh, finalmente ci siamo!” esclamano Elena e Giorgio, due giovani escursionisti saliti in vetta al Monte Generoso alla ricerca di un po’ di quiete nella natura. “Siamo venuti qui da Milano per goderci il panorama come avevano suggerito alcuni amici”, aggiungono estasiati da tanta bellezza. “E per rimetterci in forma in vista dei prossimi impegni alpinistici sulle montagne svizzere. Qui ce n’è per tutti i gusti”.

L’avvento del turismo di montagna

A due passi dalle grandi città, i primi vagiti di un turismo di prossimità verso il Monte Generoso si ebbero nel 1867, quando il dottor Carlo Pasta, medico di Mendrisio, fece costruire l’Hotel Monte Generoso a Bellavista, con uno splendido panorama sulla Pianura Padana e sulle Alpi. L’avvento del turismo d’élite convinse il dottor Pasta a costruire nel 1890 una ferrovia a cremagliera a scartamento ridotto, con partenza da Capolago sul lago di Lugano fino alla vetta del Generoso, con vista a 360° sulle Alpi e sulla pianura. Il viaggio della Ferrovia Monte Generoso prese forma proprio in un periodo di splendore del turismo di montagna, tra gli sfarzi della Belle Époque.

Monte Generoso

Gli alpeggi della Val di Muggio © Livio Piatta/World Images

Ma le alterne vicende belliche in Europa dei primi anni del Ventennio  fino agli anni Quaranta del ‘900, fecero pensare alla chiusura della stazione e alla dismissione della tratta. La notizia diffusa all’epoca negli ambienti ticinesi fece scalpore, tanto da indurre tale Charles Hochstrasser nel 1941 a proporre l’acquisto della ferrovia a Gottlieb Duttweiler, facoltoso imprenditore nel campo della distribuzione alimentare in Svizzera e fondatore della Migros. La visione e la lungimiranza fecero sì che la ferrovia venisse salvata e addirittura si sviluppassero intorno ulteriori opportunità turistiche.

Negli anni a seguire, agevolati anche dall’elettrificazione della tratta ferroviaria avvenuta nel 1982, si insediarono vari alberghi, dando  accoglienza a una forma di turismo escursionistico diversificato. 

Oggi questa visione imprenditoriale continua imperterrita grazie al supporto del Percento culturale Migros, che sostiene progetti sociali e culturali in Svizzera.

Monte Generoso

Il museo del Fiore di pietra © Livio Piatta/World Images

Il secondo gruppo svizzero per fatturato, facendo seguito ai desiderata di Duttweiler, ha proseguito nella politica di rinnovamento con la costruzione del Fiore di pietra inaugurato nel 2017, gioiello di architettura siglato dal celebre ticinese Mario Botta. A ciò seguì il risanamento in quattro fasi – dal 2019 al 2022 – del binario ferroviario del 1890 e la ristrutturazione del Buffet Bellavista, l’iconico grotto nel cuore di generazioni dei ‘momò’, come vengono chiamati gli abitanti del Mendrisiotto.

Via dalla pazza folla

Monte Generoso

Un camoscio attraversa i binari della ferrovia del Monte Generoso all’arrivo del treno © Livio Piatta/World Images

Da 133 anni di attività la Ferrovia Monte Generoso continua questo “viaggio nel silenzio” tra vigneti, boschi e valli alpine. E sempre più persone cercano questo lento scandire del tempo, una sorta di viaggio d’antan lontano dai rumori della città e vicini alla realtà del buon vivere quotidiano.

Si parte di buon mattino alla ricerca del “detox da fine settimana” per ascoltare il vento o la pace dei boschi, o per lasciarsi avviluppare dal profumo delle erbe alpine e dal suono delle campanelle di caprette al pascolo dell’Agriturismo Cereghetti. Quassù in estate sono i variegati sapori dei prelibati formaggi d’alpeggio a riportare gli escursionisti alla tradizione casearia ticinese.

Monte Generoso

Vista dalla cima del Monte Generoso. Sullo sfondo il lago Ceresio, il lago di Como e le Grigne © Livio Piatta/World Images

L’aria frizzante avvolge i nostri volti mentre dalla vetta del Generoso, osserviamo la regione dei Sette laghi: da quello di Lugano al Maggiore, è un susseguirsi di specchi lacustri, tra sprazzi di luce che vanno dal blu all’argento per dare spazio al verde smeraldo dei crinali nelle vallate. Dipinti quotidiani, come una tavolozza di colori degni del miglior pennello di Cézanne o di Segantini.

Attorno a questa straordinaria montagna lepontina, a cavallo tra il lago di Como e quello di Lugano, che fa da cerniera nel confine tra due identità protese a valorizzare un’economia sostenibile, si va alla scoperta degli angoli nascosti, un tempo frequentati dagli alpigiani e dalle mandrie nel periodo estivo. 

Monte Genroso

Un antico frigorifero chiamato Nevera, nell’alpe Nadigh © Livio Piatta/World Images

L’architettura povera lungo il Sentiero delle Nèvere dell’alta Valle di Muggio; gli antichi frigoriferi naturali d’alpeggio, usati per il deposito e conservazione del latte, resistenti ancora alle intemperie che lasciano traccia nei gradini delle scalinate dell’abitato di Nadigh; la cura delle valli alpine del versante solatìo, come racconta Mark Bertogliati, direttore del Museo Etnografico della Valle di Muggio, mentre percorriamo il sentiero che ci conduce verso l’agriturismo Doss de l’Ora. Aggiungo: “Anche fermarsi ad ascoltare il ritmo della natura, mentre un camoscio attraversa i boschi a faggete della stazione Bellavista. Tutto si rallenta in attimi che ci aiutano a riflettere sul vero senso della vita”.

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L’antico Sentiero delle Nevere sugli alpeggi da Nadigh a Cascina d’Armione © Livio Piatta/World Images

Sapori e profumi

E che dire dei prelibati prodotti che ci regala il Monte Generoso? Lo Zincarlin DOP, oggi presidio Slow Food, rappresenta l’emblema dei formaggi prodotti nel Mendrisiotto, che trova nell’agriturismo Dosso de l’Ora motivo di degustazione all’aria aperta sotto le fronde dei castagni secolari. 

Monte Generoso

Ristorante dell’Agriturismo Dosso de l’Ora © Livio Piatta/World Images

E poi ci sono le bevande delle erbe aromatiche bio di Simone Galli di Erbe Ticino di Chiasso, impegnato nella ricerca e produzione di prodotti naturali, 

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Il titolare di Erbe Ticino nel campo delle erbe Menta (Mentha) presenta la nuova linea di tisane Monte Generoso © Lvio Piatta/World Images

i vini BIO della Val Mara dell’Azienda Agricola Bianchi, premiata dall’importante guida gastronomica Gault Millau per l’impronta sostenibile data dai fratelli Gabriele e Martino. E la giovane casa vinicola Castello di Cantone di Viviana Pasta e Dario Pistarà a Capolago, in luce con i Merlot, bianchi e rossi di ottima leva, che deliziano i fini palati svizzeri e d’oltreconfine.

Monte Generoso

L’enologo Viviana Pasta del Castello di Cantone nei suoi vigneti di uve Merlot, a Riva San Vitale © Livio Piatta

Itinerari a piedi 

I luoghi di partenza degli itinerari citati di seguito sono raggiungibili da qualsiasi luogo con appositi mezzi di trasporto:

in treno da tutta Europa e dalla Lombardia www.tilo.ch –  https://www.trenord.it/ 

In battello da Lugano e in bicicletta.

Infine, in auto (parcheggi a pagamento: a Capolago a 3 minuti a piedi dalla stazione della cremagliera in via Segoma, 6 – a Bellavista 800 metri dalla stazione omonima):

Monte Generoso

L’alpinista e direttore del Museo di Muggio sul Sentiero delle Nevere © Livio Piatta/World Images

– Itinerario delle Nèvere.

– Itinerario da Bellavista al Monte Generoso.

Monte Generoso

Gli alpeggi della Val di Muggio. Sullo sfondo la Pianura Padana © Livio Piatta/World Images

– Itinerario da Capolago a Monte Generoso.

– Itinerario Bike’n Wine lungo i filari della strada del vino

Esplorando i dintorni

Monte Generoso

Il Museo Vincenzo Vela © Livio Piatta/World Images

Meritevoli di una visita sono i vari musei dislocati sul territorio di Mendrisio e nelle vicinanze, accompagnati dalla sobria architettura di Mario Botta. Il Museo Vincenzo Vela a Ligornetto, che espone sculture e opere di pregio dell’autore e della famiglia tra i quali spiccano la Sala degli Eroi, la sala dedicata a Napoleone e la statua I giochi d’infanzia, autentico esempio di una accattivante e spigliata ritrattistica di genere per il periodo. Il Museo dei Fossili a Meride, vanto dell’area antropologica del Monte San Giorgio di notevole interesse scientifico; il Museo di Arte e Cultura Lac di Lugano, il più semplice ma interessante Museo Etnografico della Valle di Muggio e la Galleria Baumgartner di Mendrisio. Sono solo alcune delle attrattive culturali da conoscere in questo lembo di terra del basso Ticino. 

Monte Generoso

Monte San Giorgio: Museo dei fossili © Livio Piatta/World Images

PERCHÉ È SOSTENIBILE

La Ferrovia Monte Generoso si è posta come obiettivo quello di diventare una destinazione sostenibile a tutto tondo. Chi sceglie di salire a bordo della sua cremagliera, grazie all’adesione a myclimate ha l’opportunità di compensare le emissioni di CO2 del viaggio con l’aggiunta volontaria di 1 franco al costo del ticket. Il contributo viene raddoppiato dall’azienda e la somma è destinata a progetti ecosostenibili interni o territoriali. Oggi la FMG è impegnata all’ottenimento del terzo livello del certificato Swisstainable che Svizzera Turismo ha creato per promuovere al meglio un turismo consapevole.

Monte Generoso

La stazione Bellavista © Livio Piatta/World Images

La Fondazione Natura&Economia dal 2019 ha certificato la capacità dell’azienda di mantenere a prato magro le aree verdi attorno al Fiore di pietra, malgrado la grande affluenza annuale di turisti. In questo momento si sta procedendo alla certificazione anche della zona del Buffet Bellavista (stazione intermedia sul Monte Generoso), grazie alla creazione della vasca di fitodepurazione per lo smaltimento delle acque reflue, alla realizzazione di preziosi habitat per insetti, rettili e volatili, quali la catasta di legno e il cumulo di sassi, e il ripristino della Bolla ‘Alpe di Mendrisio’.

Monte Generoso

Dal Monte Generoso si vede il lago di Lugano © Livio Piatta/World Images

Anche nella scelta enogastronomica la FMG punta a mettere in evidenza il territorio e i suoi produttori. Solo etichette ticinesi per i vini che accompagnano i piatti della tradizione culinaria locale fatti con prodotti di stagione e a km zero. Focus delle ultime stagioni è stata la Tisana Monte Generoso, un mix esclusivo di erbe biologiche tra cui la Stella Alpina, coltivate presso il Giardino della Biodiversità di Rovio.

CONSIGLI DI VIAGGIO

Quando andare 

Da maggio a fine ottobre i treni circolano tutti i giorni, in inverno nei weekend e giorni festivi, ma controllate il sito, perché dipende anche dalle condizioni meteorologiche. 

Monte generoso

Il ristorante nel Fiore di pietra © Livio Piatta/World Images

Come arrivare 

In treno: dalla Stazione Centrale di Milano tutti i giorni ogni ora parte il TILO direzione Locarno. Si scende a Mendrisio per prendere il treno regionale per Giubiasco, scendere a Capolago-Riva S.Vitale dove si trova la Biglietteria della Ferrovia Monte Generoso. Ogni ora parte un trenino a cremagliera che raggiunge la vetta in 40 minuti.

In alternativa a Mendrisio si prende il bus per Capolago (CH). 

Da Varese si prende il treno per Mendrisio-Lugano. Si scende a Capolago-Riva S.Vitale dove si trova la Biglietteria della Ferrovia Monte Generoso. Ogni ora parte un trenino che raggiunge la vetta in 40 minuti.

In auto 

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Mark Bertogliati controlla la segnaletica del sentiero per Nadigh, in Valle di Muggio, sul Monte Generoso © Livio Piatta/World Images

Da Milano – Autostrada A9 fino a Chiasso poi A2 uscita Mendrisio (CH) poi si prende la Cantonale verso Lugano, uscita Capolago. Da qui in treno cremagliera fino alla Vetta del Monte Generoso.

Oppure è possibile raggiungere la stazione intermedia di Bellavista sul Monte Generoso, parcheggio a pagamento a circa 800 metri e a piedi si arriva alla stazione di Bellavista dove è possibile acquistare il ticket al Buffet prima di salire a bordo della cremagliera per raggiungere la Vetta.

Cosa portare

Abbigliamento da montagna a seconda del periodo con giacca in goretex, scarponcini, guanti, berretto e zainetto con le provviste di giornata (acqua, integratori, cibo).

Dove mangiare

Consigliamo il ristorante e il self-service al Fiore di pietra in vetta al Monte Generoso, il Buffet Bellavista e l’Agriturismo Doss de l’Ora (è richiesta la prenotazione).

Monte Generoso

Polenta con Ossobuco all’Agriturismo Dosso de l’Ora sul Monte Generoso, piatto del Ticino © Livio Piatta/World Images

Dove dormire

Numerosa e variegata è la ricettività alberghiera del Mendrisiotto: dal Bed and Breakfast all’hotel più rinomato ce n’è per tutti i gusti.Consigliamo almeno una notte al Momò Bellavista, un micro-habitat a 1202 m di quota situato nei pressi della stazione intermedia della ferrovia Monte Generoso, immerso in uno scenario di incomparabile bellezza a un passo dal cielo. Intimo, romantico ed ecosostenibile, dove la notte è un turbinio di stelle. Indimenticabile per piccoli e grandi sogni.

Monte Generoso

Il Momò Bellavista sul Monte Generoso, al tramonto © Livio Piatta/World Images

GREEN TIPS

Rispettate i percorsi indicati e seguite i sentieri. Portate a casa i vostri rifiuti, o meglio depositateli negli appositi bidoni di raccolta differenziata. Controllate il meteo prima della partenza. 

Siti web utili 

mendrisiottoturismo.ch

www.montegeneroso.ch

Fotografo professionista, vive in Valtellina con le Alpi nel cuore e il coraggio a portata di mano. Diplomato in Fotografia naturalistica e scientifica allo I. E. D. di Milano, fin da giovane ha sviluppato la passione per la natura e l'alpinismo con numerose ascensioni nelle Alpi ed in Sud America. Viaggiatore ed esploratore instancabile ha percorso in lungo e in largo numerosi itinerari dalle Alpi agli Appennini alle Ande, dagli antipodi dell'Artico all'Antartide, documentando per immagini il paesaggio nelle forme più insolite. Collabora da anni con testate editoriali tra Ie quali Meridiani Montagne e canali televisivi nazionali ed internazionali tra cui Rai 3, Canale 5 e TV Svizzera. Editore in proprio con la casa editrice World Images edizioni, ha pubblicato numerosi volumi dedicato alla cultura e la natura delle Alpi e del Sud America.

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