Salento

 

Alla scoperta del Salento – Il turismo sostenibile nella terra tra Jonio e Adriatico è una guida con indirizzi di parchi, ospitalità, enogastronomia e artigianato in linea con i valori di un turismo di lunga durata.

farra d'isonzo

Farra d’Isonzo – Friuli Venezia Giulia

Nella storica terra del “Pons Sontii”

isonzo

Situato sulla sponda destra dello storico fiume Isonzo, tra le più conosciute cittadine di Gradisca e di Gorizia, il paese rurale di Farra d’Isonzo è sconosciuto al turismo tradizionale della provincia isontina, pur avendo molto da offrire al visitatore: dai prodotti della terra e i rinomati vitigni e aziende vinicole conosciute il tutto il mondo, alla calda ospitalità di locande, trattorie e B&B, dai piccoli musei ai reperti archeologico che daranno vita nel prossimo futuro a un vero e proprio parco archeologico.

Esperienza culturale, paesaggistica e gastronomica

Un soggiorno o una visita in giornata a Farra d’Isonzo permette di apprezzare la valenza paesaggistica della campagna, di entrare  in contatto con la realtà rurale del posto, di conoscere la storia romana, che qui ha lasciato importanti testimonianze, di scoprire  le tradizioni rurali e religiose partecipando alle varie feste paesane che si svolgono durante l’anno e di assaporare l’enogastronomia a chilometro zero, sorseggiando i vini delle tipiche “private” della zona  in atmosfera assolutamente famigliare.

Gli itinerari proposti sono percorribili a piedi, in bici e a cavallo. Di poca difficoltà (tranne la salita che porta al monte Fortino) sono adatti a chi cerca il relax e la tranquillità della campagna, a chi vuole una vacanza più attiva (cicloturismo, MTB e percorsi a cavallo), o a chi desidera una vacanza all’insegna della buona tavola e del vino di qualità (la tradizione vinicola della zona vanta origini che risalgono al 180 a.C, offrendo diverse possibilità di visite e degustazioni guidate nelle aziende vitivinicole di pregio). Non mancano percorsi naturalistici e importanti testimonianze storiche.

Dove fioriscono le orchidee

A naturalisti e appassionati di botanica interesserà sicuramente sapere che a Farra si trova uno dei prati stabili meglio conservati tra quelli inseriti nell’elenco regionale. Tra le varie specie floristiche che vi fioriscono, spiccano le orchidee: ne crescono di diversi tipi e colori e ce ne sono talmente tante che si può a malapena camminare senza calpestarle.

Anche per i neofiti è il sito ideale per una passeggiata bucolica esplorativa e per praticare il bio-watching: muniti di macchina fotografica, una piccola guida e una lente scoprirete com’è affascinante studiare il mondo delle piante spontanee.

Il borgo Colmella di Grotta

In alcuni paesi della campagna isontina, si respira ancora l’antica atmosfera agreste e si conservano esempi di architetture rurali tradizionali: edifici dalle linee semplici che, con gli annessi rustici formano le corti in cui si svolgeva un tempo la vita familiare.

Un notevole esempio è Borgo Colmello in località Grotta, dove ha sede il Museo della Civiltà Contadina Friulana. Il Borgo rispecchia nella distribuzione la concezione di residenza-lavoro in cui si collocava una decina di famiglie contadine, una serie di edifici (case da massaro) comprensivi di stalla e fienile che delimitava la corte.

Il Museo raccoglie oltre 1000 oggetti, manufatti e documenti riguardanti tutto il territorio provinciale e copre un arco temporale che va dalla fine del XVIII secolo ai primi del ‘900.

I Ronchi di Farra, un piccolo angolo di Collio

Le colline di Farra costituiscono le ultime propaggini del Collio Isontino, una della più rinomate zone di produzione vitivinicola italiana. Localmente chiamati “Ronchi”, questi dolci pendii inghirlandati di vitigni pregiati, dividono il centro di Farra dalla frazione di Villanova.

Partendo dalla piazza del paese si può compiere una breve passeggiata o ciclo-escursione nel verde della nostra campagna. Una volta giunti sulla sommità si apre un panorama che regala forti emozioni e, se le condizioni del tempo lo permettono, l’orizzonte spazia fino alle Alpi. È possibile scendere a Villanova per degustare i vini delle rinomate aziende locali di cui una vanta l’invidiabile primato di essere la più antica di tutto il Friuli.

Continuando sul crinale si posso raggiungere le trincee del monte Fortino (v. itinerario storico) e scendendo poi verso la località detta Grotta è possibile visitare il Museo della Civiltà Contadina realizzato all’interno di un antico borgo rurale della fine del 700.

Il monte Fortin e le Gallerie Cannoniere

Monte Fortin è il più alto di una serie di rilievi che si sviluppano tra Farra d’Isonzo e la sua frazione di Villanova, in direzione della città di Gorizia. Geograficamente collocato nella pianura isontina, viene però considerato dal punto di vista morfologico un’unità staccata del Collio: infatti una parte dei suoi versanti è ricoperta da vigneti e boschetti.

Questo monte è un sito strategico di controllo di estrema importanza: dalla sua cima la visuale spazia libera sulla pianura fino a Gorizia e alle montagne circostanti, al monte Quarin di Cormòns, alla valle del Vipacco e oltre.

Monte Fortin è posto proprio di fronte al Monte S. Michele e alle alture del Carso, e ai suoi piedi passava l’antica strada che corre oggi parallela al fiume Isonzo.

Il colle, infine, domina lo sbocco della valle del Vipacco alla sua confluenza con l’Isonzo, in località Mainizza (vedi itinerario Il Ponte Romano e la Mansio), passo obbligato per chi, nell’antichità, seguiva la strada che attraversava l’Isonzo in questo punto e proseguiva verso Lubiana e il lontano Oriente.

Per questo fu eretta una torre di vedetta trasformata poi in torrione dai Longobardi e poi ancora in castello, in cui erano ben visibili fino a una trentina di anni fa i resti delle fondamenta.

Nel corso della Prima Guerra Mondiale da qui si dominava il fronte del Carso. Nel 1915 iniziarono gli scavi di otto postazioni di artiglieria collegate da una galleria: visibili ancora oggi, rappresentano uno dei più interessanti esempi di cavità sotterranee totalmente artificiali presenti in provincia di Gorizia.

Il Ponte romano e la mansio

Nell’attuale frazione della Mainizza passava, un tempo, la Via Gemina, l’importante strada di collegamento tra Aquileia e Lubiana, costruita dai Romani per fortificare i commerci esistenti e poi utilizzata da tutti popoli che volevano raggiungere la Pianura Padana.

La strada proveniva da Grado, giungeva a Farra fino al Monte Fortin e toccava l’Isonzo in località Mainizza. Proprio qui i Romani avevano a una statio, ovvero una stazione di sosta affiancata da un presidio militare, presso la quale costruirono, in posizione strategica, un massiccio ponte sull’Isonzo, “Pons Sontii”, per comunicare con le terre dell’Est.  Attraverso questo ponte passarono i Goti, gli Ostrogoti, i Longobardi, gli Avari, gli Unni e i Turchi.

Scavi archeologici iniziati nel 1933 attestano che la Mainizza fu anche una mansio romana, un luogo attrezzato per il pernottamento e il ristoro dei viaggiatori nonché per il ricovero degli animali, che i romani erano soliti costruire lungo le grandi vie di comunicazione.

La Mansio di oltre 150 mq aveva una torre di vedetta sul monte Fortin a quota 116 metri. Era la posizione più strategica per controllare l’antico guado dell’Isonzo.

I resti della Mansio e del ponte sono stati trasferiti al Museo Archeologico di Aquileia; della Mansio esiste una piantina archeologica, del ponte diversi elementi architettonici e, inoltre, resti di edifici quali un bagno con frigidarium, tepidarium e calidarium.

Il Ponte sull’Isonzo fu quindi un punto strategico di notevole importanza perché il suo controllo consentiva di impedire l’ingresso in regione ai potenziali invasori. Per questo motivo i Longobardi stanziarono a breve distanza una fara, cioè un gruppo di famiglie imparentate tra loro e organizzate militarmente; da ciò deriva il toponimo Farra.

I musei del comune

Il primo museo che s’incontra lasciando Gorizia è il Museo Ford Gratton, dedicato a Henry Ford che conserva un’originale collezione di pezzi d’antiquariato automobilistico della famosa Casa Automobilistica americana. Si tratta del primo e unico Museo Ford esistente in Europa.

Dopo un paio di chilometri s’incontra il Museo di Documentazione della Civiltà Contadina Friulana nel borgo di Colmello di Grotta, risalente alla metà del XVIII secolo, con un’esposizione di strumenti e oggetti di vita quotidiana e di lavoro nei campi.

L’allestimento ripropone la visione globale del mondo rurale e valorizza le attività fondamentali della vita rurale come la coltivazione della vite e l’allevamento del baco da seta.

Cultura

Di notevole importanza è l’Osservatorio Sociale del Circolo Culturale Astronomico di Farra d’Isonzo: inaugurato nel 1985, è stato a livello regionale il primo osservatorio a essere aperto al pubblico ed è oggi tra i più prolifici scopritori di asteroidi. L’osservatorio è aperto il primo giovedì di ogni mese; lo staff è disposizione di soci e simpatizzanti per osservazioni guidate al telescopio.

Altri appuntamenti sono organizzati in occasione di eventi astronomici eccezionali. Il CCAF offre inoltre la possibilità a tutte le scuole e associazioni di prenotare delle visite guidate.

Info turistiche

Piazza Vittorio Emanuele III n. 10, Farra d’Isonzo (Go)

Tel. +39 0481 888002/0481 888360 (centralino)

Prenotazioni escursioni

Sabrina Pellizon – Guida Ambientale Escursionistica FVG

Cell. + 39 340 7108735

info@ecoturismofvg.comecoturismofvg.com

Museo di documentazione della civiltà friulana

Strada della Grotta 8, Farra d’Isonzo (Go)

Tel. +39 0481 888567

Associazione culturale e musicale

Via Pietro Zorutti 3, Farra d’Isonzo (Go)

Tel. +39 0481 888570

info@farmusica.eu . – bruno.spessot@libero.it

Circolo culturale astronomico

Strada della Colombara 11, Farra d’Isonzo (Go)

info@ccaf.it

segreteria tel. +39 0481 888540

Dove dormire

Hotel Ai Due Leoni

Via Verdi 55/57, Farra d’Isonzo

Tel. +39 0481 888 037

info@aidueleoni.go.it  – aidueleoni.go.it

Locanda Borgo Colmello

Strada della Grotta 8, Farra d’Isonzo

Tel.  +39 0481 889013  – fax +39 0481 889810

info@borgocolmello.it  – borgocolmello.it

Dove mangiare

Enoteca e osteria Borgo Colmello

Strada della Grotta 8, Farra d’Isonzo

Tel.  0481 889013  – fax 0481 889810

info@borgocolmello.it  – borgocolmello.it

Enoteca-Ristorante La Colombina

Via Contessa Beretta 31, Villanova di Farra

Tel/fax + 39 0481 889061

lacolombina2@live.it  – lacolombina2.com

Ai Due Leoni

Via Verdi 55/57, Farra d’Isonzo

Tel. +39 0481 888037

info@aidueleoni.go.it https://hotel-aidueleoni.it/

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *